Del Movimento - Di Marx e di altri
- Marcello Moscatelli
- 24 nov 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Sostiene Marx che il comunismo
è il movimento reale
che tende a superare
lo stato di cose presente.
Non un'ideologia da imporre alla realtà
non un sistema di pensiero immutabile
non un partito
non un contenuto semantico quale che sia.
Il comunismo è movimento.
Sta in questo in nuce l'idea di un comunismo come forma
che tuttavia essendo un movimento di liberazione
vuole superare la forma
perché come dice Pirandello
le cose dentro a una forma soffrono.
E l'uomo eracliteo in continuo divenire
poiché il continuo divenire è la sua natura
dentro a una forma soffre
anche dentro alla forma dello stato socialista.
E allora non la forma giusta contro quella sbagliata
ma l'informale contro la forma
nel mezzo e nel fine.
Informale il movimento informale il comunismo.
Informale il mezzo informale il fine.
La libertà non è domani (Cioè mai)
La libertà è il comunismo subito
il movimento nel suo stesso esistere.
C'entra Marx, c'entra Lyotard, c'entra Pirandello, c'entra McLuhan
c'enra il privato è politico, c'entrano Deleuze e Guattarì, c'entra Derrida
eccetera.
C'entra l'intreccio tra Marx come punto di partenza
che s'intreccia coi filoni più vitali del pensiero contemporaneo
marxisti e non marxisti
fino a produrre un pensiero nuovo.
E le mogli di Loth
che guardano indietro
diventeranno statue di sale
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