Dioniso - Frammenti di un discorso culturale
- Marcello Moscatelli
- 5 ott 2020
- Tempo di lettura: 1 min
1 Dioniso
Dioniso è la prima forma della cultura
l'apprensione immediata dell'essere
attraverso l'intuizione e l'empatia.
Dioniso è la pulsione fondamentale
Eros e Tanathos assieme
e dunque tende all'equilibrio tra i due.
Dioniso genera forme che dicono il suo discorso
molteplice e in divenire come l'Essere.
Queste forme sono l'Apollineo immanente al dionisiaco.
E dicono la sensibilità.
Quando Apollo si separa da Dioniso
dice il concetto
che costringe l'Essere
in una forma unica e statica
contraria alla natura dell'Essere stesso.
E questa è la radice del Dominio.
Da lì Dioniso se ne sta nell'inconscio collettivo
in attesa di tornare
come il rimosso sempre ritorna.
E il Movimento è Dioniso che periodicamente riemerge.
Il Mondo della Vita.
2) Segni
Rintracciamo segni del dionisiaco
Nel Teatro della Crudeltà di Artaud
che fa appello a potenze spirituali
che nulla sono se non Dioniso
Nella decostruzione di Derrida
che riproduce in chiave contemporanea
la dionisiaca proliferazione delle forme.
Nel Dadaismo
che è un'estetica contro una teoretica.
Nel Surrealismo
che recupera l'inconscio.
In ogni forma di misticismo religioso o laico.
Nell'esistenzialismo
dove il soggetto genera il Senso
Nel Movimento
come abbiamo già visto
che segna l'emergere del Desiderio
contro la Ragione.
Insomma Dioniso è dappertutto
nella cultura e nella società e nel soggetto
bisogna saperlo vedere
e tessere i fili di un vecchio nuovo discorso.
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