Soppesare senz'altro
e girare su sé stessi
un po' sconnessi
alla fine comunque perduti.
E tentare tentativi
non contano le ferite
e si levassero gli eserciti
sfida il domani.
Svuotando ogni bicchiere
senza interruzioni.
E oggetti, libri, appunti
quieti tra folle sciamanti
improvvise folgorazioni concettuali.
Stranezze maldestre
e notti insonni.
E io piango
e tu baciami.