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  • Marcello Moscatelli

L'Estetica diffusa

Nell'Arte dal Dadaismo alla Pop Art alla Performance

si delinea la scomparsa tra arte e vita, arte e comportamento, arte e prassi

tra ciò che è estetico e ciò che non lo è.


Nel Teatro da Artaud al Living Theatre si supera il testo

e poi la regia

e si arriva di nuovo alla performance, o all'Happening.

Ancora una volta un evento, un comportamento, una prassi

anziché una rappresentazione.


In Filosofia il Situazionismo abbatte il confine

tra Vita e Spettacolo.


Il Design fonde Arte, Moda, Prodotto

come la Pop Art estetizza i prodotti di consumo

facendo dell'arte merce e della merce arte

in un duplice movimento

in fusione ed in conflitto

così fa il Design

e così fa la Pubblicità.


Dall'altro emergono nuovi media, radio, cinema, tv, computer

che intrecciano (Soprattutto quest'ultimo) i linguaggi di tutte le arti classiche

impedendo qualunque distinzione.

C'è lo spettacolo.

E lo spettacolo è multimediale,

è la televisione col pubblico in studio (Come a Teatro)

è la televisione che trasmette uno spettacolo teatrale

(Spezzando l'unità di tempo e luogo e dando luogo a qualcosa

che è Tv e non è Tv, è Teatro e non è Teatro).


E' un pezzo musicale con un video

che è spot, cinema e concerto.


E così via discorrendo.


Estetica diffusa

spettacolo diffuso

società dello spettacolo

semiotizzazione di tutti i linguaggi.


The Age of Fusion

la chiamerei.

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