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  • Marcello Moscatelli

La Società dello Spettacolo - Note su Debord

1) Nella società contemporanea la produzione sociale è fondamentalmente produzione dello Spettacolo.


2) Lo Spettacolo è il Capitale che al suo più alto livello di astrazione diventa Immagine.


3) Lo Spettacolo cessa di essere la rappresentazione della realtà per diventare esso stesso reale.


4) La società produce lo Spettacolo come realtà e lo Spettacolo produce la realtà sociale, cioè la realtà genera segni che sono realtà e generano realtà che genera segni ecc...


5) Nella separazione degli uomini dal lavoro, dai prodotti del lavoro, e tra di loro lo Spettacolo è l'unico luogo dell'Unità. Ma è una unità che non ricompone la frammentazione sociale ma al contrario la lascia sussistere la presuppone e la riproduce.


6) Nella società dello Spettacolo il valore di scambio governa il valore d'uso, dove il primo si accresce continuamente il secondo si depaupera. Fino al punto che l'unico valore d'uso diventa il valore di scambio.


7) Lo Spettacolo è il Denaro della società contemporanea, l'equivalente generale che rappresenta ogni cosa sotto la forma dell'Immagine e l'immagine che si fa cosa.


8) Lo Spettacolo centralizzato è lo Spettacolo che propone una sola immagine (Mao, Stalin)

esso è tipico della scarsità di merci che non può dare luogo al pluralismo


9) Lo spettacolo diffuso propone una molteplicità di immagini-merci in conflitto tra loro

compresa la merce-cultura e la merce-politica. Esso è tipico dell'abbondanza delle merci che da' luogo al pluralismo.


10) Il pluralismo dello spettacolo diffuso è al tempo stesso il totalitarismo della Merce sociale e della stessa Merce spettacolo.


Note senza pretesa di esaustività.






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