Nichilismo del Soggetto
- Marcello Moscatelli
- 30 ott 2020
- Tempo di lettura: 2 min
La questione del Soggetto è una delle più ricorrenti
nel dibattito a sinistra.
Io la porrei così.
All'inizio è semplice
ci sono due grandi soggetti
borghesia e proletariato
e un ceto medio oscillante
che per di più tende ad estinguersi.
Poi Gramsci capisce
che le società avanzate sono più complesse
e si pone il problema delle alleanze sociali.
Non più un solo soggetto ma un blocco sociale.
A partire daglia anni 60 avanzano tre ipotesi fondamentali
Il Soggetto è l'Intellettuale (Adorno)
e la critica sta nel campo della cultura
perché la prassi si è inceppata.
Il Soggetto è l'Outsider (Marcuse)
ed è un soggetto capace di prassi.
Il Soggetto è l'Operaio Sociale (Negri e l'Operaismo)
l'Operaio che non sta più nella Fabbrica ma nella Metropoli.
Nel 68 l'ipotesi di Adorno emerge con forza
giovani studenti diventano il centro della contestazione
l'intellettuale scende in campo come Soggetto
ma agisce la prassi
(E questo Adorno non lo accetterà mai).
Nel 77 italiano entrano in campo contemporaneamente
l'intellettuale, l'outsider, l'operaio sociale
e, imprevisto, il movimento femminista
la donna.
Tutte le ipotesi sul Soggetto diventano vere.
E siamo già ben oltre il marxismo delle origini.
Ma col postfordismo e col postmoderno la questione si ridefinisce ulteriormente
la società si frammenta in un pulviscolo di microsoggetti
non più definibili sulla base di un ruolo sociale stabile
e si parla di Moltitudine.
Ma è un processo in divenire
dentro al quale si moltiplicano le differenze
le contraddizioni
dentro una società sempre meno materiale
e sempre più semiotico-mediatica-simbolica.
E precipita quella crisi del Soggetto anticipata agli inizi del 900
da Pirandello, e da Freud.
Dell'Io penso cartesiano
entra in crisi proprio l"Io"
dapprima nelle avanguardie culturali
poi nella società attuale
nella forma e nella prassi sociale.
Per cui ora siamo nell'era
della dissoluzione del Soggetto
della fine dell'Identità
della rete e dei nodi
e ciascuno di noi è un nodo
dentro un flusso variabile di relazioni
che lo ridefiniscono continuamente
e lo dissolvono come entità stabile e definita.
Un soggetto senza Forma
un soggetto senza Identità
un soggetto in perpetuo divenire
un soggetto fuori di sé più che dentro di sé
un soggetto significante vuoto
che tuttavia esprime il Desiderio.
Ecco il luogo del conflitto è la Macchina Desiderante
(Non più un soggetto ma un porsi)
che esprime l'istanza della felicità
e rifiuta ogni Forma e ogni Potere e ogni Potenza.
Giacché oggi il conflitto è agito da un Soggetto
che tanto meno esiste tanto più è sovversivo
perché rifiuta le forme sociali reificate
con la sua stessa assenza.
Ed wcco che siamo del tutto fuori da Marx
e ci servono Foucault (Letto alla maniera giusta)
Deleuze e Guattarì
Lyotard
Freud e la psicanalisi
Derrida e la decostruzione
eccetera.
Un quadro nuovo, inedito
ma abbiamo degli strumenti.
E allora avanti con quello che potremmo definire
nichilismo del soggetto
e ridiscutiamo tutto.
コメント