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Oltre il Linguaggio

  • Marcello Moscatelli
  • 20 ott 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Mc Luhan sostiene che il primato del libro e della scrittura termina con l'avvento dei nuovi media e della telematica, che moltiplicano i messaggi rendendo semiotica e sinstetica una comunicazione che nella Galassia Gutemberg era linguistica.


Lyotard afferma che nel postmoderno la cultura è narrazione, recuperando al tempo stesso le origini della cultura umana e i nuovi media.

E mettendo anche lui al centro la semiosfera come luogo di tutti i segni e le semiosfere particolari che dentro la semiosfera generale si danno.

E mettendo in discussione l'Episteme in nome dell'Ermeneutica.


Artaud intende superare la centralità del Testo nel Teatro, che è scene, luci, suoni, costumi, movenze. Insomma un teatro sinestetico e dunque semiotico.


Sono tre luoghi del pensiero contemporaneo che annunciano il tramonto del Linguaggio come luogo del Logos, e con esso del Logos stesso e l'avvento di una cultura e di una società semiotico-ermeneutiche.


Non Linguaggio ma Segni, non Verità ma Interpretazione.


Che è il luogo dove siamo adesso.

E il problema non è tornare indietro, ma starci nella maniera giusta.


Oltre il Linguaggio

Oltre il Logos

Dentro la Semiotica

Dentro l'Ermeneutica

 
 
 

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