Qualcosa da dire - Scrivere - Testo
- Marcello Moscatelli
- 6 ott 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Un testo tanti testi
sistema organizza
articola e disarticola.
Spaziotempo narrativo scomposto
rimontato.
Presa diretta sul protagonista
battono le dita sui tasti
e costruisci un mondo.
E alla fine il personaggio sei tu
scomposto in centomila elementi.
Autonomi.
Vivi.
Ma sei tu.
Indubbiamente.
E parli a lettori inesistenti
che il testo li genera da solo
quasi fosse da tempo atteso
se tutto va bene.
E scrivi e riscrivi
e non va bene
e fumo e caffè
e ore improbabili
e ti svegli di soprassalto
un'idea
e prendi appunti per strada
al tavolino di un bar
frammenti di vita
diventano Storie.
E mettici almeno un'idea
ma nascondila bene
che il divertente è cercarla.
Realista, psicologico, fantastico, metafisico, surreale
generi e regole
da capire e da rompere
sennò sei banale.
L'unica opera immorale
è quella brutta.
E alla fine il successo
già lo vedi che si profila
e firmare le copie
e interviste
e Maestro.
E scorrono sempre le dita sui tasti
clic clic clic.
E pensieri aggrovigliati sovrapposti
e vicoli ciechi e percorsi obbligati.
E se non puoi farne a meno
è la tua strada.
Scrivere.
Solo non manchi
qualcosa da dire.
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