Un Tram Che si chiama Desiderio - T Williams - Teatro
- Marcello Moscatelli
- 30 nov 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Il Tram del Desiderio conduce all'Inferno.
L'inferno di periferie urbane ed umane dove la protagonista si rifugia
vittima di sé stessa e della sorte.
E confronta la desolazione in cui vive la sorella col proprio passato
come una nobile decaduta stupita di tanta bruttezza.
Ma il passato nasconde tragedie e perdizioni e sofferenza e solitudine e infine il rifiuto.
Un marito amatissimo e giovanissimo e omosessuale
morto suicida
la decadenza della famiglia
e la ricerca di conforto tra le braccia di troppi
fino a perdere tutto
e all'ostracismo finale.
E cerca un rifugio.
Ma non c'è scampo da sé stessi.
E la salvezza a portata di mano sarà distrutta dalle rivelazioni sul passato di lei
e dalla violenza di un desiderio illegittimo e prepotente e ostile.
E non c'è pietà nel destino e negli uomini
che come si dice devono vivere
anche a scapito della verità.
La famiglia felice e infelice della sorella si ricompone
dopo essere stata turbata nella sua tranquilla disperazione.
E il turbine del Desiderio farà di una vera verità
una falsa follia
che l'equilibrio sia conservato
costi quel che costi.
E non resta che arrendersi
al Destino.
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