Avanguardie
- Marcello Moscatelli
- 21 mar 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Il Paradigma è una Cultura.
Un modo di vedere le cose, un modo di essere, un modo di agire, uno stato del mondo.
Ciascuno di noi vive dentro un Paradigma senza nemmeno saperlo.
Naturaliter.
Si sa si dice si fa. Impersonale. Inautentico.
Ci rendiamo conto del nostro Paradigma solo quando il Paradigma cambia. Allora, dal nuovo punto in di vista diciamo a noi stessi "Ah è così che la pensavamo"
Da qui l'importanza delle Avanguardie culturali, che sono quelle che spostano in avanti la cultura e generano il cambio di paradigma.
Laddove le rivoluzione politiche modificano tutto ma restano all'interno del paradigma dato, perché "La politica è l'arte del possibile" e dunque per statuto non oltrepassano i confini di ciò che è possibile dentro un dato paradigma.
E dunque operano un cambiamento salvo restaurare poi tutto com'era, in forme diverse
se e con una retorica diversa.
Perché questa è la loro natura, creano uno stato d'emergenza che poi devono normalizzare.
Perché non capiscono che lo stato d'emergenza rivoluzionario preme per soluzioni nuove a problemi nuovi dentro un pensiero nuovo.
E un pensiero nuovo lo generano solo le Avanguardie Culturali, per loro stessa natura.
E dunque in sintesi l'Avanguardia culturale è di sinistra e l'Avanguardia politica è di destra.
E' come diceva Vittorini "La Politica è Cronaca, la Cultura è Storia"
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