Dada della Crudeltà - Il Living Theatre
- Marcello Moscatelli
- 31 mag 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Il Living theatre opera una rottura nell'arte del teatro.
Tale rottura consiste nel coinvolgere il pubblico nella rappresentazione
lasciando che faccia quello che vuole.
Chiaramente salta tutto l'impianto formale basato su drammaturgo e regista.
E salta anche l'idea di rappresentazione per avvicinarsi all'happening.
E dietro questa operazione radicale sta Dada, l'idea della fusione tra arte e vita
che rende possibile pensare alla fusione tra attori e pubblico e al superamento della forma rappresentazione.
E dietro questa operazione sta Artaud e l'idea che il teatro deve liberare energie, non essere osservato come uno spettacolo divertente.
E inserire Artaud dentro alla forma teatro, superare la rappresentazione è appunto attivare il pubblico e inserirlo in quella che diventa una performance (Un po' particolare, forse).
L'Energia si libera direttamente sulla scena, che peraltro non c'è più, l'osservatore diventa partecipe e agisce anziché osservare.
Dietro il Living Theatre c'è dunque Dada e la fusione arte-vita
e c'è il Teatro della Crudeltà di Artaud.
Facendo una specie di crasi
Dietro e dentro il Living Theatre c'è il Dada della Crudeltà
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