La Rivoluzione annunciata
- Marcello Moscatelli
- 22 mar 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Duchamp ci aveva detto
che Arte è ciò che noi decidiamo che è Arte
e prefigura la PostVerità.
Dada ci aveva detto
che il discorso è caotico, casuale, aporetico, muto e illimitato
Debord ci aveva detto
che la vera realtà è lo Spettacolo.
Freud ci aveva detto
che la Ragione è poca cosa
la punta di un Iceberg dove regnano le passioni contraddittorie.
Bergson, Proust e Joyce
ci avevano detto che il tempo della nostra mente
non è il tempo cronologico
e la logica non lo governa.
Il costruttivismo ci aveva detto
che la realtà è come noi la facciamo.
Lyotard ci aveva detto
che l'epoca delle Grandi narrazioni è finita
E queste sono le caratteristiche principali
della società contemporanea
Il crollo delle ideologie, la profezia che si autocompie, l'emozione come leva fondamentale, la Rappresentazione come fatto, la memoria come costruzione discrezionale, l'efficacia dei discorsi più improbabili...
Ma noi ce ne stupiamo
come se fossero arrivate all'improvviso e a nostra insaputa.
Mai Rivoluzione fu più annunciata
mai più incompresa.
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